Resiliente, anticiclica, fondamentale per il benessere quotidiano di tutti noi, specialmente nell’attuale contesto sanitario. La cosmesi è un’industria che fa bene al Paese e l’Assemblea pubblica organizzata da Cosmetica Italia per lunedì 12 ottobre (ore 17) sarà l’occasione per aprire un confronto su sfide e opportunità che si presentano per il settore.
Al centro dell’incontro, per la prima volta trasmesso in diretta streaming, una riflessione sulla resilienza del comparto cosmetico nazionale e la definizione di un nuovo paradigma per il suo rilancio.
«La nostra Assemblea annuale è un momento cardine del calendario associativo, a cui tradizionalmente si affidano bilanci e considerazioni. Quest’anno, simbolicamente, vogliamo anche evidenziare la spinta verso un nuovo inizio, una ripartenza – sottolinea il presidente di Cosmetica Italia, Renato Ancorotti – Come cittadini, imprenditori e protagonisti di un settore chiave per il Sistema Paese ci aspetta un compito difficile, ma importantissimo, nei prossimi delicati mesi: andare controcorrente. Con responsabilità e prudenza occorre affrontare le avversità per disegnare il “Rinascimento” del comparto».
Nel 2019, prima dell’emergenza, la cosmesi ha raggiunto un fatturato di 12 miliardi di euro, di cui oltre il 40% destinato ai mercati internazionali. La pandemia ha naturalmente avuto un impatto importante che provocherà, secondo le stime, una flessione del fatturato globale del settore di 11,6 punti percentuali a fine 2020.
A condizionare questo risultato è la performance del mercato interno, che perde il 9,3%, ma soprattutto l’export che segna un calo del -15%.
«Il Made in Italy resta il traino della crescita anche in questo periodo post-Covid. L’internazionalizzazione, a mio parere, è l’unico modo per ottenere uno sviluppo: la capacità di creare un matrimonio tra creatività e industria è la chiave per il futuro ed è ben rappresentata dal modello della cosmesi, come accade nella moda e nel lusso – commenta il giornalista e scrittore Alan Friedman – Ci sono tantissime opportunità in termini di export per il Made in Italy, nonostante un mondo che sembra in recessione. È ora di rilanciare l’industria con una pianificazione strategica pensata sui prossimi cinque anni».
Proprio ad Alan Friedman sarà affidata la guida del dibattito che darà spazio al mondo dell’impresa e delle istituzioni.
Accanto al presidente Ancorotti interverranno infatti: Lorenzo Angeloni – direttore generale per la promozione del Sistema Paese MAECI (video), Barbara Beltrame – vicepresidente di Confindustria (video), Laura Burdese – presidente e ceo di Acqua di Parma, Gianpiero Calzolari – presidente di BolognaFiere Cosmoprof, Carlo Maria Ferro – presidente di ICE – Agenzia, Paolo Lamberti – presidente di Federchimica (video), Alessia Morani – sottosegretario per lo Sviluppo Economico, Cristina Scocchia – ceo di KIKO Milano e Renato Semerari – ceo di Intercos Group.