Beauty Report 2015: un nuovo progetto editoriale per raccontare il settore cosmetico


Milano, 25 giugno 2015 – È stato presentato in occasione dell’Assemblea annuale di Cosmetica Italia, tenutasi il 23 giugno presso Expo, il nuovo prodotto editoriale firmato dall’Associazione.

«Il progetto nasce dall’accorpamento di due tradizionali pubblicazioni che raccontano il settore: Beauty Report e Rapporto Annuale – ha spiegato il presidente di Cosmetica Italia, Fabio Rossello – La prima, giunta alla sesta edizione con la collaborazione di Ermeneia, è l’appuntamento culturale nato per sostenere la reputazione della cosmetica italiana nei confronti delle istituzioni, dei media e dell’opinione pubblica attraverso l’analisi dei comportamenti delle imprese, dei consumatori e dei fenomeni di filiera. La seconda pubblicazione, 47esima della serie, propone un’analisi dettagliata delle statistiche annuali spiegandone le dinamiche con approfondimenti anche in materia di commercio internazionale e di investimenti».

Nella parte curata da Ermenia si presentano il check-up delle imprese cosmetiche, l’evoluzione dei comportamenti e degli atteggiamenti dei consumatori e il focus di quest’anno dedicato alle vendite dirette, un canale che nel 2014 ha rappresentato il 5,7% del fatturato cosmetico.

«Siamo di fronte al compimento di un ciclo che ha visto la cosmetica italiana posizionarsi meglio degli altri settori dei beni non durevoli e incrementare la propria forza competitiva sui mercati nonostante la crisi – ha commentato Nadio Delai, presidente di Ermeneia – Il cosmetico rimane un prodotto irrinunciabile come testimoniato dai consumatori che, pur avendo modificato i propri comportamenti, hanno ormai incorporato le difficoltà degli ultimi anni segnalando un recente atteggiamento di sobrietà negli acquisti».

La parte dedicata al Rapporto Annuale curata dal Centro Studi di Cosmetica Italia conferma i numeri dell’industria cosmetica nazionale e ne evidenzia l’anelasticità. Tengono infatti i fatturati che da oltre 10 anni sono in crescita rispetto alle altre realtà manifatturiere del Made in Italy con un valore che nel 2014 è stato superiore ai 9.300 milioni di euro (+0,8%).

La contrazione marginale del consumo interno (-1,4%) è stata bilanciata dalla significativa performance delle esportazioni aumentate del 4,9% per un valore di 3.334 milioni di euro nel 2014. A fronte di importazioni in crescita del 2%, la bilancia commerciale del settore resta ampiamente positiva, confermando un valore record prossimo ai 1.650 milioni di euro.

Considerando la ripartizione del fatturato sul mercato interno, si segnalano gli andamenti positivi delle vendite dirette a domicilio e per corrispondenza (+2,8%), dell’erboristeria (+2%) e della farmacia (+1,1%). Prosegue invece negativamente l’andamento dei canali professionali (estetica -3,6%, acconciatura –3,5%) e della profumeria che registra una flessione strutturale di 2,5 punti percentuali.

«Abbiamo avviato un’analisi allargata alla filiera cosmetica con l’obiettivo di proporre una congiunturale che offra un quadro dinamico e ragionato dei fenomeni che registrano i vari anelli della catena – ha segnalato Gian Andrea Positano, responsabile Centro Studi di Cosmetica Italia – Con un fatturato complessivo prossimo ai 14.000 milioni di euro, emerge la forza della filiera lunga della cosmetica italiana (dagli ingredienti cosmetici, alle macchine per la produzione, all’imballaggio, fino al prodotto finito), che incorpora realtà produttive a monte e a valle, oltre che realtà a diretto contatto con il cliente».